Ho iniziato la lettura di quest’ultima opera di Anna Montella in punta di piedi, forse perché quando studiavo ero più appassionata di geografia che di storia.
Poi, piano piano, mi sono ritrovata nelle vie di Grottaglie, un paese che ho visto di corsa alcuni anni fa di passaggio e, dopo aver letto il libro, mi sono ripromessa di tornarci, per vedere ogni angolo di tutto quello che ho letto ritrovandomi davanti alle chiese e le mura in cui si aprivano le antiche porte.
Un libro storico invitante dove la curiosità la fa da padrona con la voglia di conoscere ogni strada, vicolo, ma soprattutto ogni accadimento popolare ben descritto dall’autrice nella sua opera, tanto da renderla accattivante quasi come fosse un romanzo, ma dove tutto è storicamente e rigorosamente documentato.
Sono molte le immagini, i documenti, le planimetrie pubblicate nel volume, frutto di una grande e minuziosa ricerca dell’autrice, sia quando si parla di storia, sia quando si parla di “religione storica” e penso che tutto questo dovrebbe entrare nelle scuole per incentivare la conoscenza approfondita del territorio.
Ho apprezzato molto anche l’unico racconto di fantasia inserito nel libro dal titolo “Giacomo il ragazzo speciale”, che, tornando indietro nel tempo, mi ha regalato una grande emozione, facendomi fare insieme a lui un percorso per le strade della Grottaglie del 1600, sicuramente molto lontane dal mio pensiero considerato che io sono nata in Abruzzo e vivo nella Monza/Brianza.
Per concludere, voglio fare i miei complimenti alla Montella per la ricostruzione storica scritta in modo fruibile e molto scorrevole, ma di grande fascino.
Rita Iacomino
Poi, piano piano, mi sono ritrovata nelle vie di Grottaglie, un paese che ho visto di corsa alcuni anni fa di passaggio e, dopo aver letto il libro, mi sono ripromessa di tornarci, per vedere ogni angolo di tutto quello che ho letto ritrovandomi davanti alle chiese e le mura in cui si aprivano le antiche porte.
Un libro storico invitante dove la curiosità la fa da padrona con la voglia di conoscere ogni strada, vicolo, ma soprattutto ogni accadimento popolare ben descritto dall’autrice nella sua opera, tanto da renderla accattivante quasi come fosse un romanzo, ma dove tutto è storicamente e rigorosamente documentato.
Sono molte le immagini, i documenti, le planimetrie pubblicate nel volume, frutto di una grande e minuziosa ricerca dell’autrice, sia quando si parla di storia, sia quando si parla di “religione storica” e penso che tutto questo dovrebbe entrare nelle scuole per incentivare la conoscenza approfondita del territorio.
Ho apprezzato molto anche l’unico racconto di fantasia inserito nel libro dal titolo “Giacomo il ragazzo speciale”, che, tornando indietro nel tempo, mi ha regalato una grande emozione, facendomi fare insieme a lui un percorso per le strade della Grottaglie del 1600, sicuramente molto lontane dal mio pensiero considerato che io sono nata in Abruzzo e vivo nella Monza/Brianza.
Per concludere, voglio fare i miei complimenti alla Montella per la ricostruzione storica scritta in modo fruibile e molto scorrevole, ma di grande fascino.
Rita Iacomino