Il mio coccodrillo lo scrivo da me di Anna Montella
NOTA A CURA DI PATRIZIA GRECO Mia cara Anna con “Il mio coccodrillo lo scrivo da me” hai illuminato l’altra metà del mio cielo. Già...
Accompagnata da un amico di famiglia, sono arrivata a Ravenna piccolissima. I genitori? Rimasti a Grottaglie con altri fratelli pure piccoli. La mia nuova famiglia? Per alcuni anni quella di una nonna (meravigliosa), non so quanti zii maschi aitanti e allegri e una zia che mi ha fatto da seconda mamma. Fino a ieri la mia famiglia era solo questa, quella per parte paterna, tanto grande da coprire anche quella per parte materna di cui non sapevo nulla e di cui mia madre non mi aveva mai raccontato... se non qualche triste episodio riguardante se stessa. Un cielo buio in cui, oltre alla mia famiglia di origine, unica luce brillava tua madre, conosciuta nel mio primo ed unico breve viaggio a Grottaglie, avevo 20 anni. Stella lucente con accanto piccole stelle, tu, i tuoi fratelli e Biaggino. Grazie al tuo libro, l’altra metà del mio cielo si è illuminata di volti immaginati ma reali, di nomi e di storie di vita che ogni volta mi facevano sgranare gli occhi per la meraviglia. La parte materna della famiglia è di colpo apparsa con la sua prepotente corposità. Tanti zii e cugini e poi tu Carmela e i vostri figli, Aldo ... le piccole stelle ... ora lucenti come tua madre. La tua idea di riscoprire radici mai dissotterrate, nascoste nel buio ma in attesa di mostrarsi... è stata un’idea meravigliosa che ha regalato a tutti noi un cielo senza notte e un nuovo e più forte legame. Tutti dovrebbero sapere da dove vengono o dovrebbero con forza cercare chi c’è o c’è stato prima di loro... forse ci sentiremmo tutti meno soli. Grazie per aver permesso tutto questo per noi. |