Il mio coccodrillo lo scrivo da me di Anna Montella
Nota a cura di Alberta Linoci Uno tra i più belli e significativi libri che abbia letto ultimamente. Chapeau!!! Ho appena finito di leggere il libro. Oggi ho fatto solo questo. Devo dire che la lettura mi ha coinvolto tantissimo. Sicuramente il fatto che io conosca personalmente l'autrice ha giocato un suo ruolo ma, per molti aspetti, sono riuscita a scindere le due cose come se stessi leggendo non già stralci della vita della persona che conosco ma spaccati di una vita - che potrebbe appartenere a chiunque - di un piccolo borgo del Sud di quegli anni. E anche le introspezioni e le riflessioni nonché le realtà oniriche trattate possono adattarsi ad un’ampia platea di persone che hanno vissuto quel tempo. Come sempre mi succede quando un libro mi coinvolge sono riuscita ad immedesimarmi e a creare una sorta di strappo spazio-temporale che mi ha trasportata in quella dimensione. Come quando osservi un quadro e te ne ritrovi parte, assaporandone tutti i dettagli, intravedendo le tecniche artistiche e le correnti storiche e culturali che lo hanno influenzato, cercando di penetrarne il senso. Bellissimo. Ora finalmente conosco meglio le capacità dell'autrice, non tanto quelle artistiche - perché artisti possiamo esserlo un po’ tutti, ciascuno a suo modo – ma il talento, ossia la capacità di riuscire a creare dimensioni e realtà parallele dove trascinare il lettore e, a mio avviso, lei ci riesce benissimo. Fisicamente sul divano, in quarantena, immersa nella lettura, sono passata dalla luce del giorno al tramonto del sole senza rendermene conto mentre la mente se ne andava a spasso nei posti descritti nel libro, in quelle strade, sotto a quella finestra, ad osservare volti mai visti, ad indagare una me del passato, a colluttare una me del futuro, ad immaginare luoghi di quando nemmeno eravamo in programma di nascere, a biasimare tradizioni pusillanimi di una mentalità arcaica. Uno tra i più belli e significativi libri che abbia letto ultimamente. Chapeau!!! |